Programma di Inserimento
Qualsiasi relazione terapeutica può nascere e sviluppare solo nel rispetto della volontà del paziente. Poiché questi spesso nega la malattia e perciò anche il bisogno di cura, la Comunità prevede un Programma di Inserimento consistente in:
Colloqui preliminari. Dopo la prima visita con il paziente, se vi è una sua disponibilità a “provare”, iniziano i colloqui, individuali e familiari, finalizzati a:
- informare il paziente e i suoi familiari, circa il lavoro che si svolge in Comunità;
- aiutarlo a riconoscere un qualche disagio psichico e a maturare la motivazione alla terapia;
- sostenere il processo di separazione da casa;
- creare un rapporto di fiducia con l’operatore che lo seguirà;
- individuare alcuni obiettivi terapeutici;
- conoscere e farsi conoscere dai compagni;
- fargli sperimentare l’ambiente comunitario e i suoi programmi.
Patto terapeutico. Il candidato firma un patto terapeutico (che potrà rimettere in discussione) in cui:
- chiede di partecipare al programma comunitario;
- si impegna a essere sincero e onesto, nella relazione con gli operatori e i compagni;
- si impegna a rispettare le regole della Comunità e a partecipare a tutte le attività di programma;
- chiede di essere aiutato a raggiungere alcuni obiettivi terapeutici, individuati durante i colloqui.
Anche i familiari firmano un patto terapeutico in cui si impegnano a collaborare, a non allearsi con le resistenze dell’assistito, svalutando o criticando la terapia, offrendogli vie di fuga o terapie alternative o richiamandolo in casa, nei momenti di difficoltà. Nei periodi di crisi, sono previsti incontri di verifica della volontà delle parti coinvolte nel contratto: l’assistito, i familiari, la Comunità e il Servizio inviante.