Principi e metodologia del modello Maieusis
Una comunità di pazienti, costruita attraverso un lavoro di gruppo, caratterizzato dal fare e dal lavorare insieme e dalla condivisione dei problemi di vita quotidiana.
I principi e la metodologia del modello terapeutico adottato dalla Maieusis, comunemente definito “terapia di comunità”, sono alla base di tutti i diversi servizi che la Maieusis offre all’utenza ed al S.S.N.
Il modello prevede:
un trattamento integrato: individuale, familiare e gruppale; psicoterapeutico e riabilitativo;
la collaborazione di più soggetti per la formulazione ed attuazione del progetto terapeutico: il Servizio pubblico, l’analista individuale, i conduttori dei gruppi analitici ed espressivi, l’operatore di riferimento, il terapista familiare, il supervisore;
una comunità di operatori costruita attraverso un lavoro di équipe, riunioni di confronto e di supervisione, in cui sono concordati e condivisi obiettivi e strategie di lavoro;
una comunità di pazienti, costruita attraverso un lavoro di gruppo, caratterizzato non solo dall’espressione verbale, ma anche dall’espressione non verbale (gruppi espressivi e di contatto corporeo), dal fare e dal lavorare insieme e dalla condivisione dei problemi di vita quotidiana.
La terapia di comunità ha le seguenti prerogative:
di poter prendere in carico il paziente, con le sue difficoltà di relazione e di autonomia;
di poter osservare, comprendere e rispecchiare le problematiche che egli porta nella vita quotidiana, non solo attraverso le parole ma anche con i suoi comportamenti e agiti; la qual cosa è particolarmente importante se si considera che molti pazienti negano o non sono in grado di riconoscere e verbalizzare i propri bisogni e il proprio disagio;
di poter promuovere, sostenere e consolidare un cambiamento nello stile di vita del paziente, che può essere effetto della malattia, ma la cui mancata modificazione è comunque causa di nuovi fallimenti e nuova patologia.
La terapia di comunità, come ogni psicoterapia è, pertanto, un processo terapeutico: il lavoro dell’operatore e la relazione terapeutica devono perciò favorire tale processo.
La funzione curante della terapia consiste quindi in un lavoro integrato di riabilitazione e psicoterapia.
Tale lavoro è possibile poiché la Comunità stessa, ovvero il Centro Diurno, è strutturata come un grande setting. In particolare la Comunità non è un luogo di parcheggio o d’intrattenimento, ma è un programma di attività terapeutico-riabilitative, finalizzate a sviluppare una migliore conoscenza di sé e a sperimentare capacità e limiti, spesso totalmente ignorati. Il setting è molto strutturato, con precisi confini spazio-temporali: luoghi, orari, regole, programmi e metodi di lavoro. Ciò aiuta l’assistito ad auto-disciplinarsi, a strutturare in modo più sano il tempo, a contenere l’ansia del vuoto, la confusione e la distruttività che caratterizzano la malattia.
Quando l’operatore - riabilitatore, non presta attenzione ai significati psichici profondi degli atti e delle parole, rischia di addestrare il paziente, di spingerlo verso un adattamento conformistico all’ambiente, aggiungendo così nuovi condizionamenti psichici ai vecchi, senza aiutarlo a capire i suoi vissuti e la sua storia, ad instaurare relazioni affettive autentiche, che si basano sulla capacità di comprendere e di farsi comprendere.
Dall’altro lato la psicoterapia, individuale o di gruppo, è impotente di fronte alle difficoltà del paziente psichiatrico grave, che ha bisogno di essere accompagnato, sollecitato, sostenuto, rispecchiato e fronteggiato nella vita quotidiana dove ogni momento può avere rilevanza psicoterapeutica.
E’ pertanto necessario aiutare il paziente ad elaborare ciò che ha già fatto o detto nel suo percorso terapeutico, con i suoi agiti e le sue “azioni parlanti”, come le chiama Racamier”.
Da tutto quanto sopra detto, considerato il modello adottato, frutto dell’esperienza trentennale della comunità Maieusis, si comprende perché il personale sia costituito in maggioranza da psicoterapeuti, psichiatri e psicologi specializzandi di diverse scuole di psicoterapia, i cui metodi possono essere in vario modo utilizzati nelle strutture: psicoanalisi, terapia sistemico relazionale, terapia cognitivo comportamentale, terapia transazionale, analisi bioenergetica, etc.).
L’iter terapeutico prevede inoltre che le prestazioni psicoterapiche, ricreative e di vita comunitaria effettuate dalla Maieusis siano indirizzate anche alla ricerca di soluzioni esterne alla Comunità terapeutica per facilitare il processo di socializzazione e di superamento delle difficoltà relazionali. L'attività terapeutica tenderà, tra l’altro, a favorire la libertà di azione e movimento dell'assistito nonché la sua piena autonomia. In tale ottica il paziente sarà anche sollecitato a dare personalmente attuazione alle eventuali prescrizioni mediche con la costante verifica degli operatori sanitari della comunità.